Guillermo Vazquez Consuegra. Caixaforum Siviglia
Il Centro Culturale Caixaforum di Siviglia rappresenta un’ulteriore prova della sapienza con cui Vazquez Consuegra infonde un carattere pubblico all’architettura attraverso il vuoto come principale dispositivo compositivo. Il riutilizzo di una porzione di edificio incompiuto parzialmente ipogeo, originariamente destinato a parcheggio, centro commerciale e sala conferenze, costituisce l’occasione per risarcire la città della pesante eredità lasciata dalla costruzione di grandi padiglioni e recinti chiusi per l’Expo del 1992 nell’isola de La Cartuja. Il volume di ingresso allo spazio ipogeo rappresenta il fulcro dell’intera composizione urbana e nel contempo una forma autonoma, carica di rappresentatività e in forte tensione con il paesaggio circostante, condizionata dal virtuosistico scavo della massa gravitante che richiama i sistemi di volte e cupole della tradizione sivigliana. Il progetto propone la sovrapposizione di due mondi: un mondo interno, scavato, risolto con un’architettura della permanenza, cartesiana, ortogonale, e un mondo esteriore rappresentato dal volume di ingresso, che risponde alle contingenze, alle limitazioni, ai vincoli e alle costrizioni. Un’architettura che si confronta con la volontà di un’epoca e con la sensibilità contemporanea.
|
||||
Sfoglia la pubblicazione |