Casa museo Giacomo Matteotti, Fratta Polesine (RO)
La Legge 5 ottobre 2004 n.255 “Disposizioni per la commemorazione di Giacomo Matteotti e per la tutela della sua casa natale a Fratta Polesine” ha assegnato un contributo per il restauro e la manutenzione straordinaria della casa e del parco annesso. Il valore storico dato all’edificio, in quanto casa di Giacomo Matteotti, è stato assunto nel progetto quale principio, da un lato per il restauro dell’edificio stesso affinché rimangano inalterate le tracce originarie della vita quotidiana di Matteotti, dall’altro perché la casa diventi luogo della memoria e della trasmissione alle nuove generazioni degli eventi e delle lotte politiche e sociali che hanno caratterizzato la sua vita. Questo affinché vengano adempiuti i desideri degli eredi che espressamente e singolarmente hanno donato all’Accademia dei Concordi di Rovigo “tutti i beni immobili e mobili siti in Fratta Polesine, a condizione che l’istituto destini a finalità culturali legate alla memoria di mio padre i fabbricati con l’ulteriore onere modale di conservare la destinazione a parco dello scoperto”. La Casa Museo Giacomo Matteotti è già di per sé, programmaticamente, uno spazio espositivo di carattere permanente, atto a illustrare i caratteri della casa di Matteotti, ricostruendone per quanto possibile gli spazi attraverso gli arredi e gli oggetti originali. In ragione di questa scelta, con il progetto si sono individuati nei tre livelli principali dell’edificio esistente tre diversi modi d’uso a cui corrispondono tre modalità differenti di attuazione degli interventi: al piano terra di ingresso, un livello flessibile di accoglienza dove è possibile accedere a diversi media comunicativi in maniera libera e interattiva; al piano primo, un livello nel quale viene ricostruita, basandosi sulle diverse fonti a disposizione, la fisionomia degli spazi domestici, attraverso l’appropriata collocazione dei mobili e degli oggetti d’arredo originari; al piano secondo, un livello nel quale vengono custoditi, in appositi scaffali ed espositori, libri e pubblicazioni in originale presenti nella casa-museo, oltre a mobili e oggetti d’arredo che non dovessero trovare spazio nei livelli inferiori dell’edificio.
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