Prof. Cecilia Monticelli
Il 22 febbraio 2022 è venuta a mancare Cecilia Monticelli, Professoressa associata di Scienza e Tecnologia dei materiali del Dipartimento di Ingegneria dell'Università di Ferrara.
Dopo la laurea con lode in Chimica presso l'Università degli Studi di Ferrara nel 1981, ha preso servizio come Ricercatrice Universitaria presso il Centro di Corrosione “A. Daccò” dell’Università di Ferrara. Dal 1° novembre 2001 ha ricoperto il ruolo di Professore Associato di Scienza e Tecnologia dei Materiali. Ha formato generazioni di studenti e ricercatori, dedicandosi con passione all’attività didattica, inizialmente per il Corso di laurea in Ingegneria dei Materiali e poi per quella in Ingegneria Meccanica dove è stata docente di Corrosione e protezione dei materiali metallici e di Scienza e tecnologia dei materiali. La sua attività di ricerca ha riguardato principalmente lo studio del comportamento a corrosione di leghe metalliche nelle condizioni rilevanti per le loro applicazioni ed in particolare, lo studio del comportamento a corrosione delle armature nei calcestruzzi tradizionali e innovativi, lo sviluppo di rivestimenti protettivi per metalli di interesse artistico e industriale, l’inibizione della corrosione da parte di sostanze organiche e ed il comportamento alla corrosione delle leghe biomedicali e industriali prodotte tramite Selective Laser Melting.
È stata una ricercatrice molto stimata sia a livello nazionale che internazionale e questo l’ha portata a collaborare con importanti gruppi di ricerca italiani ed europei
In particolare, dal 2015 al 2017, è stata Responsabile di unità di ricerca per il progetto di europeo B-IMPACT (Bronze-IMproved non-dangerous PAtina CoaTings M-ERA.NET), e dal 2020 è Responsabile e Referente per il gruppo italiano del progetto di ricerca europeo triennale PROCRAFT (PROtection and Conservation of Heritage AirCRAFT).
Cecilia amava moltissimo il suo lavoro che ha sempre svolto con straordinaria competenza, dedizione e passione. La stessa passione con la quale coltivava i tanti altri interessi; amava leggere, cucinare, viaggiare, camminare in montagna e fare lunghe gite in bicicletta con la gli amici e la famiglia. Nonostante la malattia, ha continuato a seguire le attività di ricerca e la didattica fino agli ultimi giorni, senza aver mai fatto mancare il suo prezioso supporto al gruppo di ricerca.
I suoi collaboratori la ricorderanno sempre per la sua professionalità, intelligenza e per gli insegnamenti che ha saputo trasmettere, rappresentando una guida instancabile e fondamentale per la loro crescita come ricercatori e come persone.